Archivio Tag: Accademia della Felicità

Risveglia la tua energia creativa!

Lo so, è agosto e siamo tutti con la mente in vacanza. Anche chi è al lavoro si sente comunque più leggero, perché il collega antipatico è in ferie o perché c’è meno traffico sulle strade e si arriva in ufficio più rilassati. L’autunno sembra ancora lontanissimo e non abbiamo voglia di fare progetti. Beh, io uno l’ho fatto, e mi sento proprio di consigliarlo anche a voi: a ottobre parte il Master in Creative Coaching di Accademia della Felicità, un percorso in quattro week-end dedicato allo sviluppo della creatività nel senso più ampio, dalla realizzazione creativa al decluttering, dalla gestione dello stress al diario dei sogni.

La cosa bella è che non è necessario essere un coach per iscriversi, lo possiamo fare anche semplicemente per interesse personale, per un nostro bisogno di sbloccare energie “buone”, o anche semplicemente per fare qualcosa di divertente in buona compagnia (questo è assicurato, parola di chi ne ha già avuta esperienza!). Sia che tu sia uno scrittore fermo davanti alla pagina bianca o una persona con il pallino della crescita personale o ancora un sognatore che vuole trovare la magia nel quotidiano, questo è il tuo corso ideale. E i motivi per iscriversi non sono ancora finiti: è possibile anche partecipare a giornate singole, senza frequentare l’intero ciclo di incontri, quindi con l’opportunità di risparmiare (cosa non da poco con i tempi che corrono!) seguendo soltanto gli argomenti che più ci stanno a cuore. Questa sì che è ottimizzazione ed efficienza! Insomma, non c’è alcun motivo valido per perdere l’occasione.

Io mi ci tuffo, e in vacanza mi pregusterò queste giornate tutte per me!

http://www.accademiafelicita.it/evento-master.asp?titolo=MASTER-IN-CREATIVITA’-(per-avere-una-vita-più-creativa-o-per-sviluppare-la-creatività)&evento=4

Pensateci anche voi!

Buona estate a tutti!

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Coach per caso… o forse no

20140711_165047Mi sembra quasi incredibile adesso, ma ho fatto di tutto per non diventare coach. Non che il coaching non mi interessasse, anzi. Tra il 2012 e il 2013 ho passato mesi a cercare informazioni sulle scuole di formazione, leggevo le pubblicazioni e visitavo i siti dei coach più famosi, ma per più di un anno non me la sono sentita di iscrivermi a nessun corso. Avevo il pregiudizio che queste competenze non potessero essere alla portata di chiunque. Mi ero recentemente laureata in psicologia ed ero abituata, per deformazione “culturale”, a considerare le attività in qualche modo affini alla psicologia come professioni potenzialmente a rischio di abuso di professione. E, sì, avevo anche un po’ paura di lasciare andare queste convinzioni, perché mi sarei trovata su un terreno nuovo, con qualche certezza in meno e un po’ di umiltà in più.

All’inizio di quest’anno, per caso*, ho partecipato a un workshop dell’Accademia della Felicità, che aveva come tema il passaggio dal sogno al progetto. Mi sono resa conto di quanto poco fossi capace di sognare e in quel momento ho deciso di trasformare il coaching nel mio sogno, nella tappa successiva del mio percorso personale. Mi sono iscritta immediatamente al loro master. Inizialmente lo vedevo come uno strumento solo per me, per migliorare la mia vita, per realizzare quei cambiamenti senza cui sarei rimasta bloccata nelle vecchie abitudini e nei vecchi -comodi quanto ormai inutili- paradigmi. Successivamente, più andavo avanti con gli esercizi, più cominciavo a sentire il desiderio di condividere con altre persone quello che stavo imparando. E da qui è nata l’idea di dedicare questo vecchio sito ai miei (e vostri) nuovi sogni, da costruire con gioia e intenzione ancor prima di iniziare a realizzarli. Infatti non è sempre facile capire cosa vogliamo.

Sono grata a questi mesi che mi hanno dato maggiore consapevolezza di me, alle persone con cui ho lavorato e spesso anche riso, ai quaderni fitti di parole, agli incoraggiamenti e ai momenti più tesi. Ho capito che proprio dal non essere necessariamente tra psicologi (e comunque tra persone preparatissime) è nata una sinergia e uno scambio di idee e di flussi creativi. Perché il coach è un professionista con le proprie competenze che lo contraddistinguono, e ognuno può costruirsi un modello diverso, in cui le conoscenze psicologiche rappresentano solo un aspetto.

Mi sento ricca: in un certo senso ho perso tutto e ho guadagnato la Vita.

 

*Non illudetevi mai che qualcosa accada davvero per caso!

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