Due giorni fa un’amica e collega del mio master in coaching, Ilaria Ruggeri (http://ilaria-ruggeri.blogspot.it/) mi ha invitata a fare un esercizio su facebook, che apparentemente somiglia a una delle tante catene più o meno divertenti che girano sui social. Ma, appunto, solo apparentemente: si tratta di scrivere per sette giorni consecutivi sette motivi di gratitudine, nominando ogni giorno altre tre persone in modo da divulgare sempre di più questa buona pratica. Il diario della gratitudine è uno strumento di coaching molto importante e renderlo virale potrebbe davvero portare a grandi cambiamenti. Pensate alle nostre bacheche colme di ringraziamenti all’Universo! Ringraziare è piantare un seme che non potrà che darà un abbondante raccolto. Personalmente ho deciso di continuare questo esercizio a tempo indeterminato, anche perché sta riscuotendo interesse e curiosità e i commenti ricevuti sono spunto di riflessione oltre che un’occasione per sorridere. Anche se non nominerò nessuno dei miei amici sono certa che qualcuno seguirà ugualmente l’esempio, perché è una cosa che inevitabilmente incanta. Vorrei tanto che il risultato fosse una valanga di gratitudine sempre più travolgente! Sono certa che cambiando il nostro atteggiamento verso quelle cose che ci sembrano scontate ma per cui ogni giorno dovremmo sentirci grati, tutta la nostra vita possa cambiare. Soprattutto quando è difficile e ci sentiamo vittime delle circostanze avverse, quando vorremmo una soluzione immediata ai nostri problemi e un “grazie” è l’ultima cosa che ci verrebbe da dire. Ma credetemi, è proprio riscoprendolo, il nostro grazie, che il sistema funziona e le cose cominciano a cambiare.

Come dice sempre Neale Donald Walsch:

Gratitude is the attitude

… non è un gioco, ma qualcosa di molto meglio e di molto più profondamente trasformativo! Da parte mia devo ringraziare Ilaria, non so se l’esercizio l’abbia ideato lei ma di sicuro a me ha fatto un gran bene!

Share Button